Di tanto in tanto tornano a farmi visita colori, odori e sapori di quella Sicilia che personalmente reputo per distacco la regione più bella e “buona” d’Italia.
“In Sicilia abbiamo tutto. Ci manca il resto” (Pino Caruso)
Il viaggio di due anni fa fra Noto, Marzamemi, Siracusa, Catania, Modica, Ragusa e le meravigliose spiagge della riserva di Vendicari, di San Lorenzo, Sampieri e Portopalo di Capo Passero ha lasciato nel mio cuore, nei miei occhi e sulla mia pelle un segno indelebile e un’infinita voglia di tornare in quei luoghi, magari stavolta virando verso Taormina e Messina per poi proseguire verso Palermo e il trapanese.

Solo ad immaginarlo mi vengono i brividi.
Comunque, siccome siamo nati per soffriggere, e i sogni riescono meglio a stomaco pieno, oggi vorrei parlarvi di una delle tante fantastiche esperienze culinarie di quei giorni e di un piatto in particolare: le busiate con pesto di bottarga, pachino e granella di pistacchi di Bronte.
Nel cinematografico borgo marinaro di Marzamemi (lochescion voto diesci, come direbbe Alessandro Borghese) c’è un meraviglioso bazar in cui è possibile acquistare tutte le conserve dei prodotti tipici siciliani di mare e non solo: Campisi.
QUI POTETE COMPRARE ONLINE LE CONSERVE DI CAMPISI
Accanto al negozio c’è il ristorante dell’azienda proprio sul porticciolo che precede le viuzze che portano verso la piazzetta centrale. Per intenderci quella in cui sembra di essere improvvisamente catapultati sul set di un film.
“Il cinema si interessa della Sicilia perché la Sicilia è cinema” (Leonardo Sciascia)
Premetto che la ricetta di questo gustosissimo piatto non mi è stata – purtroppo – fornita dallo chef del ristorante, ma è una mia rielaborazione sulla base di quello che il mio palato ha potuto percepire e la mia memoria prova a ricordare.
Prima di tutto prepariamo la granella di pistacchio e mettiamola da parte, poi facciamo il pesto mescolando le scaglie di bottarga con olio extra vergine d’oliva, aglio, pepe e prezzemolo. In una padella saltiamo per alcuni minuti i pomodori pachino e mettiamo l’acqua sul fuoco.
Una volta cotta la pasta (rigorosamente al dente!) la spadelliamo con i pomodori pachino e il pesto. Ultimata questa operazione impiattiamo e aggiungiamo la granella di pistacchio.
In uno dei prossimi post vi parlerò di un altro posto meraviglioso che si trova a Noto, nel quale io e mia moglie siamo tornati per tre volte in dieci giorni. Intanto vi lascio qualche scatto di Marzamemi e di Campisi.